venerdì 25 gennaio 2008

Questo è il mio Bar, io sono Rick, non bevo mai con i clienti.

Il Martini che lentamente ondeggia nel cristallo riflette un viso malinconico..
L' uomo seduto al tavolo osserva il pianista di colore che culla gli ottantotto tasti come un padre eterno, le dita del musicista danzano sull'avorio e si lascia trasportare.
L'uomo aspira da una sigaretta ormai troppo bruciata per trovarci qualcosa di buono, il fumo lo avvolge.
L'inquadratura si allarga rivelando una porta di ferro sullo sfondo, quella è l'entrata del mio bar, io sono Rick e non bevo mai con i clienti.
Il Martini ancora lì dové continua a riflettere le immagini distorte di una vita vista da molti ma vissuta da nessuno.
Humphrey, questo è il nome dell'uomo malinconico, guarda direttamente nella cinepresa e strizza lievemente l'occhio, spegne la sigaretta sul tavolo e si alza.
Lo smoking, bianco e grigio, è rovinato sui gomiti e sgualcito ma gli non importa.
Non gli importa mai di nulla. Soprattuto se si tratta di qualcosa fuori campo.
Immagino siate qui per parlare di Cinema, non importa se si tratta di un documentario bolscevico degli anni dieci o di una pellicola su alieni che si sparano addosso l'un l'altro, giusto? Siamo piuttosto liberali qui...
Ebbene assieme discuteremo delle novità e della vecchia scuola, del passato e del futuro, scaveremo nella memoria di massa provando a trovare un metodo di valutazione basato sul sapere e sull'indagine non solo sull'opinione personale.
L'operazione più difficoltosa infatti sarà riuscire a distaccarsi dall'opinione indotta dai fattori esterni e a cogliere la vera essenza di una pellicola.
Le idee dedotte sono molto importanti per instaurare un ottimo discorso dagli sviluppi utili e per capire assieme qualcosa che perfino il regista forse non aveva previsto.
La potenzialità metaforica di una pellicola è sconfinata, per questo è nei particolari di ogni scena che va ricercato il vero significato, le vere motivazioni che hanno mosso il regista a girare il film.
Queste mete potremo raggiungerle solo assieme discutendo e scambiandoci opinioni.
Ragionare su un film è molto difficile, sempre e facilmente si tralasciano molte cose che non si sono riuscite a cogliere o che non si sono addirittura capite; molti registi giocano anche su questa polivalenza nei significati dei loro lavori, rendendo ancora più difficile il tutto.
Altre volte invece il significato è chiaro e trasparente, ma ci si perde nelle piccolezze.
La vera sfida sta nel sapere quando dover scavare e quando no.
Eppure questo non c'era sul copione...
Humphrey, questo è il nome dell'uomo malinconico, finalmente beve il suo Martini proprio mentre la musica del piano tocca il suo apice...
Inarca uno dei suoi folti sopraccigli.
Allora alla prossima, e pensate a quello che vi ho detto mentre il tempo passa....

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